Chi Siamo

CHI SIAMO

L’avventura di Medici con l’Africa Cuamm (Collegio universitario aspiranti medici missionari) è iniziata a Padova nel 1950. Settant’anni percorsi insieme in un “cammino” che si è diramato in mille e più direzioni: oltre 4.500 operatori, tra medici, paramedici e tecnici, hanno prestato servizio specialmente nei paesi dell’Africa sub-Sahariana con un periodo medio in servizio di 3 anni per ciascuna persona inviata (di queste 600 sono ripartite una o più volte);

  • 139 studenti sono stati ospitati nel collegio, 854 italiani e 285 studenti stranieri ospitati da 34 diversi paesi del mondo;
  • Oltre 200 programmi realizzati in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, Unione Europea e varie agenzie internazionali;
  • 239 ospedali serviti;
  • 43 paesi di intervento in Asia, America Latina, Medio Oriente e soprattutto Africa.

(dati aggiornati al 12 ottobre 2020)

Il percorso di Medici con l’Africa Cuamm ha attraversato gli eventi sociali, politici, religiosi, nazionali e internazionali che si sono succeduti nella seconda metà del ventesimo secolo.

Il processo di decolonizzazione e le indipendenze dei paesi africani, il Concilio Vaticano II, la dichiarazione di Alma Ata, per citare alcuni eventi fondamentali, hanno avuto un impatto diretto – in certi casi drammatico – nelle strategie, nelle scelte, nello stile di gestione dell’organismo.

 

 

 

MISSION

Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.

Realizziamo progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo. A tale scopo ci impegniamo nella formazione in Italia e in Africa delle risorse umane dedicate, nella ricerca e divulgazione scientifica e nell’affermazione del diritto umano fondamentale della salute per tutti.

Due essenzialmente i nostri obiettivi:

  • migliorare lo stato di salute in Africa, nella convinzione che la salute non è un bene di consumo, ma un diritto umano universale per cui l’accesso ai servizi sanitari non può essere un privilegio;
  • promuovere un atteggiamento positivo e solidale nei confronti dell’Africa, ovvero il dovere di contribuire a far crescere nelle istituzioni e nell’opinione pubblica interesse, speranza e impegno per il futuro del continente.

 

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